Regole per una visita corretta e sicura 
nella fattoria didattica

Le aziende agricole non sono il salotto di casa o una ludoteca. Sono soprattutto spazi aperti che possono essere pianeggianti e comodi, ma anche scoscesi e scomodi.
Sono luoghi di lavoro e habitat per piante ed animali. Pertanto, durante la visita in azienda, si incontrano persone che lavorano, mezzi meccanici in azione, attrezzature ed utensili vari, animali, piante, arbusti ed erbe.
È possibile incorrere, anche, in pericoli e rischi.
Per vivere al meglio la visita e l’attività didattica, evitando incidenti e disastri, è necessario prevedere compiti, indicazioni e regole a cui tutti: Agricoltori, scolari, insegnanti, devono attenersi.

L’Agricoltore

L’agricoltore deve, innanzitutto, informare i gruppi sulle attività dell’azienda, dei lavori in atto, delle eventuali limitazioni di accesso ai campi, ai magazzini, locali, etc.
Dette limitazioni devono essere, inoltre, opportunamente segnalate da cartelli e avvisi.
Ma vediamo quali sono i Pericoli della campagna.


Campi coltivati

  • - Per evitare contatti con erbacce, rovi o insetti e animali, l’accesso ai campi coltivati dovrà essere garantito da una viabilità interna adeguata (cavedagne, sentieri con terra battuta, etc.);
    - Dovrà essere vietato l’accesso ai campi se gli stessi sono stati irrorati di pesticidi, erbicidi, etc. (in caso di aziende non biologiche).
    - I bambini devono assistere ai lavori dei campi accompagnati dai responsabili dell’azienda e dagli insegnanti.

Macchine agricole e attrezzi

Le macchine e gli attrezzi non utilizzati, durante le visite, dovranno essere adeguatamente riposti e custoditi.
Sostanze pericolose
I locali contenenti sostanze pericolose dovranno essere chiusi e adeguatamente segnalati.


Gli animali

I visitatori devono essere informati della presenza in azienda degli animali domestici e degli insetti ed animali non domestici che è possibile incontrare lungo il percorso.
Gli animali della fattoria, pur essendo abituati alla presenza dell’uomo, possono avere reazioni sgradevoli e pericolose se stuzzicati, infastiditi, spaventati maltrattati.
Gli animali devono essere tenuti nei recinti. Gli accompagnatori devono informare i visitatori delle abitudini degli animali e delle possibili conseguenze del loro mancato rispetto.
Cavalli, asini, muli, bovini sono dotati di zoccoli e, se infastiditi, se ne servono molto bene!
Le mucche scalciano di lato, muli, cavalli e asini di solito scalciano posteriormente: regolarsi quindi di conseguenza e in ogni caso evitare di spaventarli avvicinandosi senza che possano vederci.
Anche gli animali hanno un loro carattere.
Un cavallo con occhi spalancati e orecchie indietro manifesta ad esempio nervosismo, desiderio di fuga o aggressività: non avvicinarsi a questo soggetto!
Se volete offrire un pezzetto di zucchero o del pane secco a un cavallo o a un asino, porgetelo sempre con la mano aperta. Tenendo il cibo con la punta delle dita correte il rischio di rimanere morsicati.
I cani in genere aggrediscono solo se sentono minacciato il territorio a loro affidato: non entrate in case coloniche, giardini, stalle senza aver prima preso contatto con chi vi abita.
I cani pastori si comportano col gregge come i cani da guardia col territorio: occorre quindi mantenersi a una certa distanza dalle pecore evitando, ad esempio, di passare a piedi in mezzo al gregge, senza essere accompagnati dal proprietario.
Le api, se lasciate tranquille, non pungono nessuno. Nemmeno gli sciami sono un pericolo e non si corre alcun rischio anche se passano a breve distanza.
Occorre, invece, stare molto attenti a non avvicinarsi troppo alle arnie e occorre evitare di passare a poca distanza dalla porticina di entrata utilizzata dalle api.


Animali innocui ritenuti erroneamente pericolosi:

Il Geco o Tarantola, una specie di piccola lucertola ritenuta erroneamente velenosa dalla tradizione popolare è, invece, molto utile in quanto è un infaticabile distruttore di insetti dannosi;
Tutte le serpi (biacco, orbettino, cervone) non posseggono veleno;
Le Forbicine (Forficula auricolaria), sono piccoli insetti molto diffusi che recano delle curiose appendici a forma di pinza e sono innocui;
Le Salamandre gialle e nere, non sono velenose ma, possono arrecare una leggera irritazione se vengono tenute a lungo in mano;
Lo Zanzarone (Tipula oleracea) così chiamato perché sembra una enorme zanzara lunga 4 cm, è assolutamente incapace di pungere;
Rospi (Bufo), Pipistrelli, Istrici, Cervi volanti, Millepiedi, Mantidi religiose: sono tutti animali utili all'uomo e totalmente inoffensivi.


Animali pericolosi

Vipere: è risaputo che il loro morso può avere conseguenze gravi. Si tratta, però, di un rettile decisamente timido e schivo che fugge al minimo rumore.
Nelle escursioni bisogna:
- calzare scarponcini alti
- fare attenzione a dove di mettono le mani quando si va a funghi
- evitare di sedersi su mucchi di legna o pietre
- portare con sé un bastone con cui battere i cespugli prima di procedere a raccogliere more, lamponi, etc.
- Vespe, i grossi calabroni (Vespa crabro), di colore giallo aranciato della dimensione anche di 3 cm, da non confondere con le più mansuete api o coi tranquilli Bombi. Il loro morso, se multiplo, può avere conseguenze molto gravi.
Bisogna:
- non avvicinarsi mai e tantomeno stuzzicare i nidi (in genere quasi sferici, pensili, di colore grigiastro).
- avvisare il titolare dell'azienda di cui si è ospiti, Se si scopre un nido attorno alla casa in modo che provveda ad eliminarlo (di notte e col fuoco).
- Ragni: nonostante la cattiva fama sono in genere inoffensivi. Anche il comune Ragno crociato (Araneus diadematus) può al massimo provocare col morso un lieve dolore locale.

L'unica eccezione è la Malmignatta (Latrodectus tredecim-guttatus), un ragno grande circa 1 cm., di colore nero vellutato su cui spiccano 13 macchie rosse. La sua puntura è assai dolorosa e può avere conseguenze gravi soprattutto su persone particolarmente sensibili.Iin Italia è piuttosto raro.
Processionarie: Si tratta di bruchi lunghi 3-4 cm., di colore marroncino e col corpo ricoperto di setole. Si riconoscono facilmente per la curiosa abitudine di procedere in fila, l'uno dietro l'altro (da cui il nome processionaria). Vivono in boschi di conifere. Il contatto della pelle con questi insetti provoca forti irritazioni.
Occorre quindi fare attenzione a non toccare qualsiasi tipo di bruco.
Scorpioni: in l'Italia non esistono i grossi scorpioni neri del deserto. È, invece, abbastanza comune lo Scorpione italico (Euscorpius italicus), lungo fino a 5 cm. Lo si può trovare in luoghi umidi, negli anfratti dei muri e sotto le pietre. È decisamente improbabile essere punti da questo animale che tende immediatamente a fuggire e a nascondersi appena lo si individua.
Nei luoghi ove siano molto diffusi basta l'avvertenza di non girare a piedi scalzi per evitare qualsiasi problema. Il veleno dello scorpione italico provoca un po' di dolore locale e del gonfiore che scompare facilmente con qualche impacco freddo o con l'applicazione di una semplice pomata antistaminica.


Burroni - precipizi

In una azienda agricola è facile trovarsi in prossimità di burroni, precipizi, fossi, canali per l’irrigazione, laghetti.
Questi devono essere opportunamente segnalati e recintati per evitare incidenti e disgrazie.